La redazione del Piano di Gestione[1] del sito “Lago di Traiano”, appartenente alla Rete Natura 2000 in quanto Zona di Protezione Speciale, è stata anche occasione di studio e di ricerca all’interno di un ambito territoriale di area vasta di rilevante valore non solo ecologico e naturalistico ma anche archeologico, storico-testimoniale, paesaggistico e socio-economico.

Tale rilevanza è riconosciuta proprio dalla presenza del sito, compreso nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, come parte integrante sia della Rete Ecologica Territoriale Provinciale, quale Core Zone connessa alla rete diffusa dei canali della bonifica agraria portuense, che del sistema dei beni paesaggistici, individuati all’interno del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), quali beni storico-archeologici appartenenti, in particolare, alla città di Porto che, con i suoi bacini di Claudio e Traiano, insieme alla città di Ostia antica, costituiva il sistema portuale della Roma imperiale.

La presenza, inoltre, nell’area vasta, ancora oggi in forte trasformazione, di una rete di strutture e infrastrutture di recente realizzazione o programmate ne evidenzia il ruolo strategico, non ultimo, quello di secondo polo turistico della città di Roma di valore non solo ambientale e storico-archeologico ma anche socio-economico.

L’interpretazione e la valutazione del ruolo del sito all’interno della sua area vasta, come parte integrante di una rete di reti riconosciute quali strutture significative ed identitarie, e della complessità e residualità delle molteplici tracce dei diversi paesaggi dell’acqua che si sono succeduti nel processo di trasformazione territoriale, hanno condotto, nell’ambito della redazione del PDG, alla formulazione/costruzione di un progetto di paesaggio che punta proprio al recupero, alla valorizzazione e al potenziamento dei segni dell’acqua quali componenti progettuali per le trasformazioni in atto o previste.