DEL PROGETTO FORI
Torna, ancora oggi, nel dibattito culturale[1] il tema del rapporto tra “presenza archeologica” e “spazio pubblico”, trattato centralmente nello Schema di Assetto Preliminare[2] del “Progetto Fori” all’interno dell’Ambito di Programmazione Strategica “Parco dei Fori e dell’Appia Antica” del PRG di Roma[3], che trova nel Centro Archeologico Monumentale (CAM), comprendente anche l’area dei Fori, la massima espressione della sua complessa identità urbana.
Lo Schema di Assetto Preliminare per l’area archeologica centrale, elaborato da una Commissione tecnica comunale[4] con il supporto tecnico-operativo nel 2004 di STA S.p.A. – Servizi per la mobilità del Comune di Roma[5] e nel 2006 di Risorse RPR[6], ha posto l’attenzione, in coerenza con le previsioni di intervento contenute nell’Ambito Strategico del PRG, soprattutto sulla riscoperta e la reinterpretazione del sistema di relazioni storiche (archeologiche e architettoniche), ecologico-ambientali, spaziali, simboliche, infrastrutturali e funzionali tra le diverse parti che la caratterizzano e tra queste e la città nel suo complesso, con l’obiettivo di:
- valorizzare le integrazioni tra le diverse parti dell’ambito che compongono il CAM, puntando a superare progressivamente le condizioni di interclusione e di scarsa permeabilità pubblica, attraverso la conferma di tracciati esistenti e l’eventuale individuazione di nuovi tracciati connessi ad itinerari storico-architettonici, museali ed espositivi nel rispetto della ricchezza delle stratificazioni;
- valorizzare le integrazioni tra il CAM e i contesti urbani entro i quali è inserito, potenziando le connessioni esistenti anche attraverso la riscoperta di tracciati storici (come ad esempio il tracciato di via delle Sette Sale) in continuità con gli itinerari esistenti e di progetto interni al CAM.
- ripensare il ruolo di singoli edifici e spazi, oggi male utilizzati e degradati, entro questo sistema di relazioni interne e di contesto, che possano rafforzare l’unitarietà del progetto di valorizzazione e fruizione del CAM nel rispetto della specificità delle sue singole parti;
- integrare efficacemente il tracciato della nuova metropolitana e delle sue stazioni dentro questa strategia complessiva di valorizzazione e fruizione.
Nello Schema di Assetto Preliminare sono state inoltre verificate e approfondite le indicazioni progettuali per le seguenti aree-progetto di rilevanza strategica, già individuate nel PRG: Nodo di piazza Venezia, Area dei Fori Imperiali, Palatino, Bacino del Colosseo, Nodo di porta Capena e area archeologica del Circo Massimo, Antico Mercato Tiberino e Via del Mare, Nodo di Piazzale Numa Pompilio e Passeggiata Archeologica. In particolare sono state redatte le Linee guida per la progettazione urbana nell’area dei Fori Imperiali e le Linee guida per la riqualificazione ambientale del Palatino.
Nel 2008 è stato stipulato un protocollo d’Intesa (18/02/2008), tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Roma, voluto dall’allora ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli, sottoscritto dalla “Commissione Stato-Comune per la sistemazione dell’area monumentale centrale di Roma” istituita con DM 6/12/2006[7], allo scopo di definire un quadro di coerenza tra le diverse azioni dei soggetti competenti sia in ambito archeologico che urbano e territoriale. In tale protocollo è stato approvato un documento di indirizzi che ha quindi integrato il programma già avviato dalla Soprintendenza Archeologica di Roma per approfondire la conoscenza delle strutture archeologiche, con lo “Schema di Assetto Preliminare per l’area archeologica centrale” proposto dalla Commissione tecnica del Comune di Roma precedentemente richiamata.
[1] Cfr. “La valorizzazione dei Beni Culturali” ciclo di incontri e convegni internazionali a cura del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Ordine degli Architetti e PPC di Roma e Provincia, Presidente Arch. Virginia Rossini. http://www.architettiroma.it/ConsultaBC/index.aspx
[2] Comune di Roma, Dip.VI – UO Città Storica, Programma Operativo Generale degli interventi prioritari nell’Area Archeologica Centrale, Risorse RpR, 2004-2006
[3] PRG, NTA, Art.37, comma 3. Per il Centro Archeologico Monumentale (CAM) valgono le seguenti prescrizioni particolari:
a) gli interventi sui beni archeologici, unitamente a quelli di cui alla lett. b), sono promossi e coordinati dal Progetto Fori, all’interno dell’Ambito di programmazione strategica “Parco dei Fori e dell’Appia antica”, di cui all’art. 64;
b) gli interventi di valorizzazione degli spazi pubblici oltre a garantire la fruizione pedonale, devono mantenere i caratteri storicamente consolidati utilizzando tecniche e materiali tradizionali, elementi di arredo urbano, segnaletica, ecc., la cui scelta è subordinata alla redazione di progetti unitari degli spazi aperti adeguati alla identità storico-architettonica di ciascun luogo.
[4] La Commissione tecnica del Comune di Roma ha lavorato dal 2004 al 2006 ed era costituita da Gennaro Farina (Direttore dell’Ufficio Città storica), Eugenio La Rocca (Sovrintendente Comunale ai Beni Culturali), Daniel Modigliani (Direttore dell’Ufficio Pianificazione e Progettazione Generale) e dai consulenti scientifici Carlo Gasparrini e Mario Manieri Elia.
[5] STA – S.p.A. Divisione Ingegneria – responsabile Luigi Napoli, Area Nuovo Piano Regolatore – responsabile Massimo Mengoni.
[6] Risorse R.P.R. S.p.A – Area Studi per lo Sviluppo Economico e Territoriale – direttore Francesco Rubeo: completamento attività fase II – DD n.27 del 27/04/2006.
[7] Alla
Commissione mista Stato-Comune hanno partecipato tra gli altri,
oltre ai componenti della citata Commissione tecnica comunale,
anche alcuni consulenti scientifici come Andrea Carandini e Giorgio
Croci nonché i soprintendenti ai Beni archeologici e ai Beni
culturali e paesaggistici di allora, Angelo Bottini e Luciano
Marchetti.
oggetto: Programma Operativo
Generale degli interventi prioritari nell'Area Archeologica
Centrale e Schema di Assetto Preliminare
committente: Comune di
Roma, Dipartimento VI, Politiche della Programmazione e
Pianificazione del Territorio - assessore on. R.Morassut,
UO n.6 Ufficio per la Città Storica (UCS) - direttore
Arch.G.Farina
luogo: Centro Archeologico
Monumentale (CAM) di Roma Capitale
gruppo di lavoro - Comune di Roma: arch.Gennaro Farina - direttore UO6 Citta storica, arch. Giuseppe Lantieri - UO6 responsabile del procedimento, Arch.Daniel Modigliani - direttore UO2 Pianificazione e progettazione generale, prof.dott. Eugenio La Rocca - sovrintendente ai Beni culturali del Comune di Roma
gruppo di lavoro - STA S.p.A. (2004): arch.Massimo Mengoni - responsabile di commessa, arch.Daniela Santarelli - responsabile di progetto, prof.arch. Carlo Gasparrini - responsabile scientifico, prof.arch.Mario Manieri Elia - responsabile scientifico, arch.Francesco Mossa, arch.Paolo Pineschi, arch.Patrizia Pulcini con Michele Rizzari, arch.Angelo Todaro, Riccardo Pucella.
gruppo di lavoro - Risorse RPR
S.p.A. (2006): arch.Antonio Rinaldini - responsabile
di commessa, arch.Massimo Mengoni, arch.Daniela
Santarelli, prof.arch. Carlo Gasparrini - responsabile
scientifico, prof.arch.Mario Manieri Elia - responsabile
scientifico, arch.Francesco Mossa, arch.Paolo Pineschi,
arch.Patrizia Pulcini - elaborazioni interpretative e
progettuali, Michele Rizzari, arch.Angelo Todaro, Riccardo
Pucella.
cronologia: 2004 Commissione tecnica comunale e redazione schema di assetto preliminare
2006 integrazione e redazione documento di
sintesi
2006 DM 6/12/2006 istituzione commissione Stato-Comune
2008 Protocollo di Intesa Stato-Comune
dati quantitativi: -
L.Garrone, "Un grande progetto per il futuro dei Fori" in Corriere
della Sera, 15 aprile 2006
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